L’abbazia in cui si svolge la maggior parte delle scene ha una facciata che attira l’attenzione: vediamo, anzitutto, una moltitudine di arcate che si susseguono e una statua, al centro, incastonata tra di esse a un’altezza improbabile per quel periodo.
Focalizzandoci poi sull’entrata, è possibile notare una lunetta posta sopra la porta con un’iconografia insolita: protagonista della rappresentazione è, infatti, una sirena a doppia coda. Si tratta di una raffigurazione alquanto rara poiché, solitamente, nella lunetta del principale portale di ingresso di una chiesa venivano raffigurate immagini relative a Cristo, alla Vergine o al Santo a cui la chiesa era dedicata. Inoltre, nelle chiese romaniche, la sirena bicaudata si trova solitamente raffigurata sui capitelli e non nelle lunette.
Si tratta, infatti, di un simbolo o di peccato o di fertilità e ciò rende ancora più insolito il fatto che, nella serie, essa si trovi all'ingresso della chiesa presente nel monastero.
Si tratta, infatti, di un simbolo o di peccato o di fertilità e ciò rende ancora più insolito il fatto che, nella serie, essa si trovi all'ingresso della chiesa presente nel monastero.
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